Conferenza sul trattamento dell’aria compressa nella medicina iperbarica (UniPD)

Il 19 marzo scorso abbiamo avuto il piacere di tenere una conferenza presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Padova (Medicina Subacquea e Iperbarica).

È stata per noi l’occasione di presentare la realtà di Compressori Veneta a un pubblico di studenti attento e partecipe, approfondendo i servizi dedicati alla produzione, al trattamento e alla distribuzione di aria compressa.

Durante l’intervento, abbiamo avuto modo di esaminare l’importanza dell’aria compressa in un settore cruciale come la medicina iperbarica, dove la qualità dell’aria è un elemento imprescindibile, analizzandone le diverse applicazioni grazie alla sua grande versatilità.

Con il giusto trattamento, è infatti possibile ottenere aria 100.000 volte più pulita rispetto a quella che respiriamo normalmente! Ecco perché risulta essenziale in un ambito così delicato come quello medicale.

Abbiamo dato spazio anche alla classificazione della qualità dell’aria secondo e norme ISO e EN 12021, indispensabile soprattutto in funzione di:

  • specificare la purezza dell’aria richiesta in un punto specifico del sistema;
  • testare il sistema per uno o più contaminanti;
  • verificare le prestazioni dei dispositivi di purificazione dell’aria compressa.

Ricordiamo che l’inquinamento dell’aria non è sempre visibile, inoltre la compressione ne concentra di molto le impurità, causando potenziali danni di non poca entità sia alle componenti dell’impianto che, di conseguenza, alla salute. Risulta quindi fondamentale il monitoraggio del Punto di Rugiada – lo stato in cui l’aria è saturata con la massima umidità a una determinata temperatura – per prevenire anche la formazione di batteri nocivi.

È stato utile esaminare lo schema di un impianto di produzione e trattamento dell’aria per l’industria, e i diversi metodi di essicazione: Condensazione, Adsorbimento, Diffusione.

Allo stesso modo, abbiamo analizzato alcuni esempi di sala compressori dedicata alla camera iperbarica, con un excursus dei prodotti e servizi che garantiscono il miglior funzionamento possibile:

  • Verifica impianto con DNV
  • Serbatoi di accumulo
  • Manutenzione predittiva
  • Compressori dedicati

L’impiego dell’aria compressa per le applicazioni iperbariche è controllato da rigorose normative ISPESL (INAIL), che forniscono indicazioni molto precise per il corretto funzionamento di un impianto così importante.

Normative di riferimento

In questo specifico settore, è necessario seguire la normativa per il Deposito di sostanze che presentano pericolo di scoppio o incendio (DM 16/2/1982, GU n. 98, del 9/4/1982, e Cmi n. 6, del 16/1/1944) oltre al DM 329 in ottemperanza alla 97/23 (Ped).

L’aria compressa dev’essere analizzata prelevando un campione al suo ingresso in camera iperbarica almeno una volta la settimana. Se i dati rilevati non sono a norma, andranno eseguite tutte le manutenzioni necessarie fino al ristabilimento dei valori standard.

Se il sistema di produzione e stoccaggio dell’aria compressa è del tipo ad alta pressione, prima di essere inviata alla camera iperbarica, l’aria compressa dovrà essere ridotta di pressione. Questa operazione va effettuata in modo che le valvole riduttrici abbiano una portata sufficiente a soddisfare la necessaria velocità di compressione della camera iperbarica.

Ringraziamo l’Università di Padova per averci ospitato, permettendoci di approfondire una tematica tanto fondamentale quanto complessa, soprattutto in ambito sanitario.

Mettere la nostra passione per l’aria compressa al servizio di un settore così importante come quello ospedaliero è stata per noi di Compressori Veneta una grande soddisfazione!

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